" Siamo formati e plasmati da ciò che amiamo".
(Johann Wolfgang von Goethe)
Per cominciare ad essere creativi bisogna chiedersi: “ Chi sono? Chi voglio essere?”
Bisogna essere
dei RACCOGLITORI
DI IDEE, bisogna guardarsi intorno, raccogliere delle idee buone che
diventano per noi fonte d’ispirazione. Il mondo che ci circonda è il nostro palcoscenico,
dove possiamo continuamente attingere, dove ogni giorno possiamo provare a
indossare un costume diverso e dove gli oggetti di scena sono tutti i
materiali, tutto ciò che ci consente di esprimerci attraverso la pittura, la
scrittura, la musica e il disegno.
E poi c’è …. il tempo, quello che ci
serve per “RUBARE LE IDEE”
o meglio per copiare, copiare, copiare.
Bisogna imparare a copiare, ma non per copiare e basta, ma per far propri quei
segni, per tirare fuori dal quel continuo copiare, la propria identità.
RACCOLGO SPUNTI E FACCIO MIEI I
SEGNI.
In questo modo si guarda non solo a quello che vediamo, ma anche a quello
che c’è dietro, cerchiamo cioè di capire tutta la storia che c’è dietro a quel
disegno, a quel quadro o a quella scultura, cerchiamo di interiorizzare quel mondo
e di farlo nostro.
Ciò che viene fuori potrebbe essere il frutto dell’amore per il racconto
(raccontare attraverso i segni)
Si potrebbe
provare a leggere vasi, suonare libri, raccontare foglie, tutto potrebbe essere mescolato,
l’uno potrebbe influenzare l’altro. Potremmo provare a raccontare storie con
l’argilla e non con le parole.
USARE LE
MANI ci aiuterebbe a realizzare storie
con il corpo, con tutto il nostro corpo , non solo con la testa. Come quando vedi all’opera un torniante
che plasma un oggetto di argilla: lo forma, solleva la massa, l’allarga, le dà
forma tonda, la affina, con le braccia la circonda, prima la sfiora poi , più
con forza la modella, le dona forma piena. E quel movimento delle mani stimola
il cervello a pensare ed è proprio quell’unione tra mente e corpo a far nascere la
MAGIA.
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